Page 7 - Almanacco_ITA_2015
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Si tratta piuttosto dell’unica strada percorribile, di un dovere morale che dobbia- mo assumerci per le generazioni future che abiteranno ancora questo pianeta che ci ospita e che oggi calpestiamo, feriamo, maltrattiamo. Per questa ragione abbiamo rilanciato l’Arca del Gusto, attraverso cui invitiamo le comunità a risco- prire il proprio patrimonio alimentare e agricolo, cercando di non perdere la con- nessione con la terra che ci nutre e ci nutrirà.La biodiversità è anche il tema sviluppato da Slow Food a Expo 2015 (e fra le pa- gine di questo Almanacco). L’obiettivo è di sollevare il velo che troppo spesso ci impedisce di comprendere fino in fondo che la “grande magia” del rinascimento gastronomico mondiale degli ultimi anni (con la professione dello chef che è arrivata a scalzare tutte le altre nella graduatoria dei mestieri più desiderati dai bambini) non sarebbe possibile senza il tessuto agricolo e la sapienza sedimentata dai contadini in millenni di adattamento al territorio e alle risorse delle diverse aree del pianeta. Se andremo avanti a impoverire questo incredibile patrimonio (a oggi il 75% dell’agrobiodiversità vegetale è già andato perduto, secondo i dati della Fao) nes- suna strada sarà più praticabile, nessuna rotta potrà portarci fuori dalle secche dell’autodistruzione. I Presìdi, l’Arca del Gusto, gli orti in Africa, l’Alleanza Slow Food dei cuochi, i Mercati della Terra sono tutti piccoli passi in una direzione dif- ferente, responsabile, costruttiva, duratura.7